sabato 16 marzo 2019

Il pullmino. (Una storia vera successa da un'altra parte)


Raccontata da un signore vestito di nero con le scarpe a punta lucide ma piuttosto malandate, il cravattino e la camicia bianca, seduto vicino ad una baracchetta che vendeva bibite calde in un giorno di pioggia in un posto dove le strade avevano smesso di alzare polvere in ogni dove.

Tutti quei turisti cominciavano a snervarmi, non ne potevo più. Era come se mi rovesciassero addosso della vernice appiccicosa che non riuscivo a levare completamente. 
Arrivavano trafelati ed indaffarati…si, già all'aeroporto erano incasinati, chiedevano di connettersi, di avere una schedina, di telefonare, di scrivere commenti su commenti dei commenti e di verificare che i bagagli ci fossero tutti….proprio tutti. Cose inutili dalla prima all'ultima, senza paura di sbagliare.
Eccoli discesi dall'aereo ma rimasti a casa, al cento per cento…rimasti a casa. Avevano pagato per spedire i loro corpi in vacanza, un'avventura simulata per poter raccontare cose che non sono capaci ne di fare ne di immaginare. Ma le teste ….quelle…le avevano lasciate a casa…giuro..erano senza testa..al cento per cento.
E così mi sono caricato questi zombie senza testa sul piccolo pulmino che guido da sei anni e sono partito. 
Tutti, ma proprio tutti, avevano i visi chini su diversi aggeggi tecnologici……."ciao Mamma, sono arrivata"…..beh, certo che sei arrivata, e dove cazzo volevi essere?…avevi paura di essere smarrita come un bagaglio? Forse si, forse si perché la testa è rimasta a casa…..addosso avevano pure i cartellini come se fossero delle valigie.
Guardavano ognuno il suo schermo, ogni tanto alzavano lo sguardo vuoto ed assente e mi facevano domande inutili che richiedono risposte nozionistiche da incamerare, comprimere, stoccare e poi più avanti vedere se c'è qualcosa di impressionante da raccontare.
Le nozioni, pensavo, perché non le arrotolate e ve le mettete su da un foro di quelli che vi fanno comunicare con l'esterno? Uno qualsiasi…. 
Quando guardi qui attorno l'ultima cosa che dovresti fare sono delle domande…perché se sei li dovrebbe essere proprio perché hai bisogno di farne……..e le risposte sono tutte li…altrimenti bastava farmi una telefonata…e che cazzo, almeno non vi avrei visti…….
Così decisi di andare dove sapevo, un po lontano, dove davvero ci sono i leoni, aprii le porte del furgone, tolsi le chiavi, presi un po di carne cruda nel bagagliaio e la buttai sotto al furgone e sul tetto e me ne andai dove sapevo io, dove i leoni non sarebbero venuti……


Buon appetito ragazzi



Di una guida dal nome sconosciuto

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