sabato 9 marzo 2019

JEBEL BARKAL ED ALTRI POSTI MOLTO SIMILI

Di Luca Oddera

Un vento leggero, arancione e giallo, allontana il fumo caldo della prima sigaretta della giornata lasciando un mondo limpido davanti ai miei occhi.
Il sole tiepido sta' sorgendo e la notte di rugiada sta' evaporando esile come un sogno.
I talloni sull'asfalto macinato, le punte dei piedi sulla sabbia rossa puntellata di stracciotti di plastica da sacchetto.
Le piramidi a gradino imitano la collina facendole il verso in modo imponente ed eterno.
L'indice sul tasto della macchina fotografica, la mano sinistra attorno all'obbiettivo.
Il sole fa capolino e la macchina fotografica si posa rapidamente sul cofano del fuoristrada.
Gli occhi si spalancano, la bocca trema e l'indice torna a scrollare la sigaretta.
Con solo uno o due colori a disposizione, preferisco non dipingere lo spettacolo che mi sta di fronte.
C'è la collina e ci sono le piramidi, c'è il sole che sorge rosso ed il cielo grigio e viola. Tutto il resto è già visto, già stato, già esistito nella memoria , nei disegni e nei racconti.
Nessun recinto, nessun biglietto, nessun turista esistono in questo spazio tra l'uomo e la natura.
Siamo di fronte allo spettacolo della creazione e tutto quello che abbiamo a disposizione per comprenderlo sono una manciata di minuti, un paio di mani ciascuno e due fuoristrada pronti a ripartire verso sud.
Prima che le ossa della terra, emerse dal deserto come vertebre fossilizzate, si trasformino in blocchi di pietra sfregiati da piccole mani ignoranti, ci spostiamo vicino alle macchine.
Prima che la collina lasci trasparire, attraverso l'aria tersa, i fili di un telefono rattrappito ed arcaico, saliamo in macchina.
Prima che gli uccelli del deserto si posino su un sacchetto di plastica traballante, mettiamo in moto.
Prima che sorga un sole capace di far dimenticare questi momenti, partiamo verso sud.
Prima, seconda, terza, quarta, quinta e nemmeno un'ultima occhiata, solo un'idea nella mente capace di suscitare da sola momenti millenari, capace di svegliare racconti sopiti come sentimenti di quando eri bambino. 
Un ricordo che è il ricordo di un racconto di mio nonno, un'immagine mai vista che è la mia ed insieme quella di mio nonno.

Piramide e collina è tutto quello che esiste in questo pezzo di mondo, un'immagine così potente che nessuna storia è mai stata capace di sminuire, di cancellare, di superare, di raccontare.
                                                               


"Tramonto"
North Sudan.



"Piramidi nubiane di Meroe"
North Sudan.



"Jebel Barkal Pyramids"
North Sudan.



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